Localedue rimane chiuso. Le sue luci sempre spente. Disattivato come spazio e come attore, è innescato per incursione. Opere e azioni, che stando così le cose non dovrebbero esserci, appaiono in alcune notti per scomparire dopo un tempo imprecisato, comunque prima che sorga il sole.
Nello spazio di Via Azzo Gardino a Bologna gli avvistamenti, comunicabili per loro natura soltanto con annunci dell'ultimo minuto, descrivono a posteriori una non-programmazione condizionata dal buio e dall'adunanza di pochi intimi.
Una grammatica d'estraneità dedicata a ciò che non è all'ordine del giorno.
Luccicanza è un mondo falso, è un luogo secondario.
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14-15 luglio 2020 | STEFANO W. PASQUINI US1008
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11-12 agosto 2020 | IRENE FENARA Garage Ramp
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